10 motivi per salvare Venezia 

Fatti poco noti sulla Serenissima

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aprile 2016

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Con i suoi secoli di storia, Venezia è una destinazione turistica celebre in tutto il mondo. Ma ci sono ancora delle cose da scoprire sulla Serenissima, e alcune di queste riguardano il perché sia importante salvarla.

 

Venezia è senza dubbio una delle città più uniche e romantiche, in Italia e nel mondo. La sua unicità equivale purtroppo anche a una sentenza di morte perché il cambiamento climatico insieme ad altri fattori stanno facendo affondare quella che una volta si chiamava Serenissima Repubblica di Venezia. Per evitare che questo gioiello diventi un’Atlantide europea, il mondo sta collaborando per trovare modi per preservarla. Dal progetto Mose a eventi per raccogliere fondi come il “Save Venice Ball” a New York, tutti dobbiamo fare la nostra parte. Conosciuta per la sua architettura unica caratterizzata da canali e ponti, per il Carnevale e per il festival cinematografico in cui si avvicendano moltissime star, Venezia ha molto da offrire oltre alle attrazioni turistiche conosciute in tutto il mondo. Abbiamo fatto un po’ di ricerca e abbiamo trovato altri motivi per cui Venezia deve essere salvata, oltre a quelli che già conoscete.

Venezia fu costruita su pali di legno

 

Sapevate che Venezia non fu costruita direttamente sulla superficie dell’isola, ma piuttosto su pali di legno? Proprio così, ci sono più di 100.000 pali di legno al di sotto delle isole e questi originariamente fungevano da fondamenta per le case dei pescatori che fondarono Venezia; più tardi divennero le fondamenta preferite dagli architetti per costruire i bellissimi edifici che possiamo ammirare ancora oggi. Il terreno dell’isola non venne ritenuto sufficientemente forte per reggere le case di pietra e perciò vennero sistemati dei pali per rinforzare l’isola ancorandola così a un suolo più solido sul fondo della laguna. Per risolvere questo problema, gli architetti veneziani si spinsero al punto di costruire le case direttamente su piattaforme attaccate ai pali ancorati al fondo della laguna. Alcuni di questi pali sono ancora visibili nel canale che va da Pellestrina a Chioggia.

 

 

Ciao Venezia: ecco dove è stata inventata la più famosa parola italiana

 

Sapevate che la parola italiana “Ciao” ha origini veneziane? In passato a Venezia le persone si salutavano dicendo “s-ciavo vostro” ovvero “vostro servitore ai vostri ordini”. In seguito, anno, dopo anno, il saluto divenne “s-ciao” e infine “ciao”.

Sospirare alla vista del ponte

 

Malgrado la sua bellezza, il Ponte dei Sospiri ha una storia piuttosto triste. Il ponte fu costruito per unire la vecchia prigione nel Palazzo del Doge a quella nuova appena oltre il canale. Si dice che quel ponte fosse l’ultimo posto da cui i prigionieri potevano vedere Venezia prima di essere rinchiusi in cella. La leggenda narra che i prigionieri sospirassero mentre lo attraversavano, e per questo Lord Byron gli diede quel nome.

 

 

Venezia, la città delle prime volte

 

La bellissima Venezia è anche la città in cui eventi di portata storica hanno avuto luogo per la prima volta. Un esempio? Proprio qui l’acclamato stampatore Aldo Manuzio ha inventato il libro moderno a metà del sedicesimo secolo, e sempre qui il primo casinò pubblico del mondo fu aperto nel 1638. Infine Venzia fu anche la città dove per la prima volta nella storia del mondo una donna si laureò, per la precisione il 25 giugno 1678: il suo nome era Elena Lucrezia Cornaro Piscopia ed era nata a Venezia nel 1646. Oggi i turisti possono ammirare una lapide in sua memoria sul lato di Palazzo Loredan.

Decodificare le gondole

 

Le gondole, le barche tradizionali in uso da più di 10 secoli, sono probabilmente uno dei simboli più immediatamente riconoscibili della città di Venezia. Ogni gondola è costruita con 8 tipi diversi di legno e ogni sua parte simboleggia una parte di Venezia (per esempio la parte frontale rappresenta 6 zone della città, la parte posteriore rappresenta la Giudecca e quella centrale il ponte di Rialto).

I numeri di Venezia

 

Ed ecco qualche numero, così che possiate farvi un’idea di come appare l’incantevole Venezia. La città conta 417 ponti (72 dei quali sono privati), circa 350 gondole e 400 gondolieri che navigano su 177 canali. A Venezia ci sono anche 118 isole e 127 campi con 450 palazzi (170 soltanto sul Canal Grande). Calletta o Ramo Varisco è uno dei vicoli più stretti del mondo, largo solo 53 cm. Inoltre, costruita più di 1500 anni fa, Venezia affonda in media 1-2 millimetri all’anno.

 

 

La vera storia delle campane del Campanile di San Marco

 

L’iconico Campanile di San Marco è alto 98 metri e dalla sua cima si può godere di una vista panoramica mozzafiato su Venezia. Conta 5 campane, e ognuna di esse ha un nome particolare e una funzione specifica.  Il Malefico era usato in passato per annunciare le sentenze di morte nella Piazzetta, la Marangona veniva suonata per segnare l’inizio e la fine del giorno lavorativo dei carpentieri (che infatti si chiamano anche “marangoni”) nell’Arsenale, la Mezzana veniva suonata ogni giorno a mezzogiorno, il Pregadi annunciava ai senatori l’orario di inizio dei loro incontri a Palazzo Ducale, mentre la Trottera suonava per invitare i nobili di Venezia a spronare i loro cavalli al trotto per non fare tardi agli appuntamenti a Palazzo Ducale.

Le maschere del Carnevale di Venezia

 

Una delle cose più amate dai turisti che visitano Venezia è, con tutta probabilità, l’atmosfera magica che si respira durante il Carnevale, e il mistero e il fascino che si celano dietro alle maschere tradizionali. Esistono 3 tipi di maschere a Venezia: la Bauta, la Moretta e la Larva. La Bauta copre il volto interamente e di solito non ha nemmeno il foro della bocca perché simboleggia la colpa e nasconde l’identità del suo proprietario. La Moretta è una maschera ovale di velluto nero, e in origine era indossata dalle donne che si recavano in visita ai monasteri. Infine la Larva è generalmente bianca e va indossata insieme a un cappello e un mantello.

La storia del leone alato, simbolo di Venezia

 

Il leone alato di San Marco è il simbolo della città e rappresenta San Marco evangelista. È raffigurato solitamente con un’aureola sulla testa, e tiene tra le zampe un libro e una spada. La leggenda narra che quando San Marco stava viaggiando in Europa e arrivò a Venezia, gli apparse un angelo e gli disse “Pax tibi Marce, evangelista meus. Hic requiescet corpus tuum” ovvero “Pace a te Marco, mio evangelista. Qui riposerà il tuo corpo”.

 

 

Il fenomeno dell’acqua alta

 

Venezia è conosciuta anche per il fenomeno dell’acqua alta, ovvero quando la marea è più alta del solito di 9 cm. Ma conoscete le ragioni di questo fenomeno naturale? L’acqua alta è il risultato dell’interazione tra lo Scirocco (il vento caldo che soffia dall’Africa del nord) e delle maree. Avendo fatto questa scoperta, i siti metereologici possono predire quando ci sarà l’acqua alta a Venezia