Per quanto possa sembrare strano sulle prime, la cucina giapponese e quella italiana hanno in comune molto di più del fatto di essere famosi prodotti d’esportazione. La cucina italiana è probabilmente una delle più conosciute e più amate del mondo, seguita a ruota da quella giapponese, che gode di grandissima popolarità, spaziando dal sushi al tempura passando per il succulento manzo di Kobe e la tendenza culinaria del 2016: i noodles.
Le due cucine hanno molti elementi in comune, in particolare l’enfasi sulla stagionalità e sulla semplicità, oltre ad alcuni ingredienti e metodi di cottura di base. Nella cucina giapponese, molti piatti si basano sull’abbinamento di carboidrati (riso o noodles), verdure e proteine (pesce, carne o tofu). Proporzioni simili sono anche alla base dei pasti italiani, con riso, pasta o pane integrati da proteine e molta verdura. Grazie alla ricchezza di ingredienti freschi, sono comuni anche molti metodi di cottura, per esempio al vapore o alla griglia e la meno sana ma deliziosa frittura (tempura e katsu, sorprendentemente simile a quella milanese).